Compostaggio.

La tecnica del compostaggio serve per ottenere concime puro, gia' pronto all'uso per essere assorbito dalle piante.
Contrariamente a quanto detto ne La mia agricoltura Naturale, il compostaggio richiede mesi se non anni per formarsi.
Il meccanismo di fomazione e' dato dalla degradazione della sostanza organica, da parte di microrganismi, in presenza
di acqua e ossigeno.
La materia prima di partenza e' costituita da foglie, fiori, rami, pezzi di corteccia, sfalci d'erba (preferibilmente leggermente
secca (da evitare le erbe infestanti o provenienti da piante malate), fondi di the' e di caffe', gusci d'uovo, cenere, alghe (fresche
o secche) e tutto cio' che proviene dalle piante: tanto piu' vari sono i componenti, tanto migliore sara' il compostaggio ottenuto.
Per quanto riguarda le alghe, essendo queste molto difficili a decomporsi, si puo' ovviare con aggiunta di piccole quantita' di acqua
di mare che contiene un elevatissimo numero di sali minerali.
Alcuni Autori introducono anche carta non stampata e scarti di carne cruda.
Il tutto grossolanamente spezzettato per facilitarne la decomposizione.
Il tutto va mantenuto umido e rigirato saltuariamente quando la massa si compatta: cio' garantisce una adeguata areazione.
Esistono in commercio le compostiere: per lo scopo e' comunque sufficiente un contenitore qualsiasi (le dimensioni sono
in funzione di quanto compostaggio si vuole ottenere). I microorgansmi, gia' presenti sul materiale, che prendono parte alla
degradazione, sono aerobi, cioe' richiedono ossigeno per la loro vita e l'attivita' fisiologica. La presenza di umidita', permette
loro di nutrirsi della sostanza organica degradadola, liberando calore e anidride carbonica: il volume di prodotto finale (il
compostaggio pronto per l'uso) e' quindi inferiore a quello di partenza di circa il 50%.
Per accelerare e migliorare il processo, e' consigliabile aggiungere un po' di foglie e di terra di sottobosco (meglio se di conifere)
o una piccola quantita' del precedente compostaggio finito (entambi contengono microorganismi e animaletti che si
nutrono di quanto cade dalle piante), magari aggiungendo anche dei lombrichi; i lombrichi infatti scavando gallerie
sotterranee, contribuiscono anche a mantenere areato il terreno: inoltre cibandosi del materiale organico lo strasformano
in humus, cioe' concime.
L'innalzamento della temperatura del materiale indica che il processo di trasformazione sta avvenendo.
Quando la temperatura diventa troppo alta (superiore ai 50°), e' consigliabile mescolare, o aggiungere acqua per raffreddare:
per temperature non troppo elevate invece, si preferisce rimescolare saltuariamente per permettere ai microorganismi di
mantenere il microclima da loro stessi formato.
Sia il processo di formazione che il prodotto finito, non esalano cattivi odori. Essendo la decomposizione opera di microrganismi
che durante il processo si moltiplicano, e' facile capire che i tempi sono assai lunghi (circa un anno o piu': il tempo e' funzione della
temperatura esterna, dell'umidita', della quantita' di ossigeno e di microorganismi presenti).
Questo e' un modo per ottenere col metodo fai da te, un buon concime, da spargere sul terreno in piccole quantita', perche'
puro, che da'ottimi risultati. Si evita quindi per acquistare concimi "spacciati" per specifici (e specifici non sono - tutti gli elementi
contenuti sono uguali e le concentrazioni simili), di inquinare l'ambiente e soffocare le nostre piante con "roba" chimica, che
non e' garanzia di un buon risultato.
Da ultimo, si consiglia di utizzare materiale proveniente da piante non concimate chimicamente, per evitare di trovare residui
chimici tossici nel compostaggio, che vanificherebbe il nostro lavoro.